L’origine del Museo di storia naturale di Verona risale a secoli fa, quando il farmacista Francesco Calzolari, che lavorara in piazza delle Erbe, iniziò ad interessarsi alle erbe medicinali presenti sul Monte Baldo e creò a Verona un suo museo naturalistico: tra le prime collezioni al mondo, fu chiamato Stanza delle meraviglie. Nei secoli successivi si sono aggiunte a questo nucleo iniziale altre raccolte di reperti scientifici e naturalistici ad opera di medici, farmacisti, nobili interessati alla materia. Il Museo di storia naturale ha sede nel prestigioso Palazzo Pompei e ospita le sezioni dedicate ai minerali e rocce, alla paleontologia e alla zoologia, mentre le sezioni di preistoria e botanica sono state trasferite alla Palazzina Comando dell’ex Arsenale Militare Austriaco.
Nella sede di Palazzo Pompei è raccolto il materiale scientifico di quasi cinque secoli, studiato e catalogato da naturalisti ed esperti: si stima che conservi oltre 2 milioni di reperti, tutti appartenenti al Comune di Verona oppure allo Stato italiano.
Inoltre, il Museo partecipa attivamente alla ricerca scientifica e alla pubblicazione di saggi e testi divulgativi.
Tre le 16 sale espositive, la punta di diamante del Museo è sicuramente la sezione dedicata ai fossili di Bolca: oltre 250 specie animali e 200 vegetali provenienti dai monti Lessini, a 50 km di Verona, regalano uno spaccato della Terra di 50 milioni di anni fa, quando queste zone erano ricoperte da un mare poco profondo, con isole e lagune tropicali.
Ai piedi della scala centrale è posta una bassa vetrina orizzontale dove, in una lastra di “pietra di Prun” è conservato un rarissimo esemplare di grande testuggine marina del Cretaceo superiore (circa 70 milioni di anni fa) in un ottimo stato.
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