Verona non è solo la città dell’amore: il Museo di Castelvecchio, per esempio, è una delle maggiori raccolte d'arte italiane. Allestito con criteri moderni tra il 1958 e il 1974 da Carlo Scarpa, si trova nella fortezza scaligera di Castelvecchio, distribuito su 29 sale e settori: scultura, pittura italiana e straniera, armi antiche, ceramiche, oreficerie, miniature e le antiche campane cittadine. Il castello, eretto tra il 1354 e il 1356, era adibito principalmente a difesa militare della città, ma per un periodo fu anche abitazione dei Della Scala, i signori di Verona. Danneggiato nel corso dei secoli, è stato restaurato in stile medievale negli anni ‘20 del 1900: furono rialzate le torri, ripristinati i camminamenti di ronda e decorati gli interni.
Le opere sono esposte seguendo l’ordine cronologico che inizia con i reperti paleocristiani e termina con dipinti del 1700.
Nelle 5 sale della lunga galleria rettilinea sono conservati alcuni preziosi reperti di oreficeria longobarda e numerose opere scultoree veronesi del tardo medioevo; nella quinta sala, un’apertura nel pavimento mostra ai visitatori i resti del fossato che, pescando acqua dall’Adige, circondava interamente la fortezza.
Dopo un breve passaggio all’aperto, si entra sale nella torre del Mastio, che porta alla pinacoteca: tra le opere qui raccolte, spicca la Madonna del roseto, affiancata dalla Madonna della quaglia, opera di un giovane Pisanello, e una notevole Sacra Famiglia di Andrea Mantegna.
Uscendo dal primo piano della galleria, si arriva a un belvedere da dove si vede a 360 gradi la statua equestre di Cangrande I Della Scala, monumento simbolo della signoria veronese.
Al secondo piano, si trovano opere di Jacopo Tintoretto e dipinti di Paolo Veronese, e il percorso espositivo termina con la sala della pittura veneta del Settecento.
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